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· SISTEMI PER L'ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA

di Paolo Ferrario e Gino Marcacci
Ferramenta 2000,
Nov 2000, n°72
     
Le nuove normative sulla sicurezza dispongono che al venir meno negli edifici del sistema di illuminazione principale, per cause di avaria o di pericolo, subentri nel più breve tempo possibile una fonte di luce di sicurezza ed una di riserva.
Il sistema di riserva svolge una funzione sussidiaria e la sua destinazione è quella di permettere il regolare svolgimento della attività ordinaria il sistema di sicurezza consente invece alle persone di guadagnare nel più breve tempo possibile l'uscita dell'edificio o, quantomeno, di raggiungere i luoghi cosiddetti sicuri ovvero i punti di raccolta definiti dal piano antincendio.
 
Le ultime normative a livello europeo suddividono ulteriormente il sistema di sicurezza disponendo precise indicazioni per l'illuminazione delle vie di esodo, delle aree antipanico e delle aree ad alto rischio
.Le indicazioni lungo le vie di esodo devono essere chiare e ben visibili e, in maniera altrettanto evidente, devono poter essere attivati i segnali di allarme e adoperate le attrezzature antincendio, anche queste ultime quindi dovranno essere indicate e illuminate a dovere.

La normativa prescrive che l'illuminamento non può essere inferiore a 2 lux, calcolata ad un metro dal piano di calpestio, e di 5 lux in corrispondenza delle scale e delle porte. Le aree antipanico sono invece destinate ad una maggiore illuminazione in quanto in esse deve essere conservata la sufficiente tranquillità per agire con consapevolezza e fluire definitivamente dall'edificio in pericolo. Il flusso di uscita deve essere, infatti, organizzato e la luce nelle aree antipanico consente di prestare soccorso a chi ne avesse bisogno.
Anche in questo caso il minimo di illuminamento garantito non può essere inferiore a 2 lux. Nelle aree ad alto rischio, ovvero dove si svolgono quelle operazioni per le quali bisogna adottare procedure particolari di sicurezza, la luce non deve mai essere inferiore al 10% di quella convenzionale e comunque mai inferiore a 15 lux.
A questi dispositivi di illuminazione vanno poi affiancate delle opportune indicazioni che favoriscano l'individuazione del percorso da assumere per uscire dall'edificio. A Tale scopo vi sono dei cartelli di immediata lettura che spesso sono associati a delle fonti luminose per renderne più facile la lettura.
Queste per sommi capi sono le indicazioni a cui devono attenersi i piani antincendio per quanto riguarda l'illuminazione di emergenza per quanto, invece, riguarda i singoli corpi illuminanti vi sono altrettante specifiche tecniche a cui i produttori devono attenersi per poter omologare i loro dispositivi. Tali specifiche tecniche sono esplicitate nelle norme Cei En 60598-2-22 appositamente emesse per la costruzione di apparecchi autoalimentanti.
Ecco alcune delle caratteristiche tecniche che devono avere i dispositivi per l'illuminazione di emergenza.
     
Le batterie    
Le batterie sono i componenti fondamentali dell'apparecchio e la loro affidabilità deve essere garantita per una durata minima di almeno 4 anni. Tra le due tipologie disponibili in commercio quelle al Ni/Cd è bene siano preferite a quelle al Piombo in quanto hanno una curva di vita maggiore e meglio sopportano nel tempo i cicli di carica e scarica. Inoltre la capacità nominale di queste ultime è maggiore pertanto per ottenere delle autonomie energetiche di 1 o 3 ore, come richiesto dalla normativa, non è necessario sovradimensionarle.
I due tipi di batteria differiscono anche per tempo di ricarica che normalmente deve essere effettuato con corrente costante in non più di 24 ore.
Altri criteri di giudizio per effettuare una buona scelta sono il grado di protezione contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi (IP) e considerazioni di carattere estetico dal momento che questi dispositivi devono trovare il loro posto tanto negli edifici di nuova costruzione quanto in edifici storici e di rilievo artistico.
     
Autodiagnosi    
E' un test che verifica il funzionamento del tubo fluorescente in modo automatico ogni 7 giorni. Questo test si può effettuare anche in modo immediato tramite comando manuale (telecomando).
Il test di autonomia verifica, invece, l'autonomia delle batteria in modo automatico, ogni 12 settimane.
     

Il led intelligente

   
Tutte le segnalazioni sono affidate ad un unico led luminoso, che rende la lettura più chiara e semplice.