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UN PROGETTO ELETTRICO PER IL MARE
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di
Paolo Ferrario |
Elettro,
Dic 2000, n°11
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Il
settore della cantieristica navale necessita di infinite competenze
a causa del fatto che i piroscafi e i transatlantici oggi costruiti
possono essere considerati delle vere e proprie città sull'acqua. Gli
impianti elettrici sono soggetti a normative e precauzioni particolari,
per mantenere in sicurezza la nave e i suoi passeggeri una squadra di
tecnici segue la nave in porto e durante la navigazione. Un'occasione
di lavoro per elettricisti un po' vagabondi. |
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Le Corbusier, il più importante protagonista del movimento moderno in
architettura, vissuto a cavallo tra l'ottocento e il novecento, sosteneva
che un esempio illuminante della futura architettura poteva essere individuato
nella forma razionale ed essenziale degli aerei e delle navi. In questi
mezzi di trasporto ogni componente era infatti progettato per dare una
risposta economica e funzionale e per poter essere combinato in modo
organico con gli altri elementi della struttura. Nacque così il mito
dell'architettura come "macchina per abitare" che divenne una autentica
parola d'ordine per gli architetti moderni tanto che essi stessi amavano
organizzare i loro congressi internazionali non solo nelle città più
prestigiose ma anche a bordo di quegli piroscafi che solcavano le acque
del Mediterraneo.
Oggi l'aereo, grazie alla rapidità degli spostamenti che offre, ha sostituito
la nave nelle lunghe percorrenze e per questa ragione quest'ultima ha
assunto delle forme meno estreme che consentono al progettista di realizzare
ambienti più confortevoli, destinati ad ospitare persone per le quali
il viaggio stesso è oggi divenuto ragione di intrattenimento. |
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La
cantieristica navale italiana che in passato ha vissuto non pochi momenti
di crisi ha in questi ultimi anni ritrovato una nuova primavera tanto
che la Fincantieri, l'armatore di Marghera che ha riunito le migliori
competenze del settore, vara un numero tale di nuove navi che sono in
grado di risolvere circa il 46% della domanda mondiale di nuovi transatlantici.
Questi ultimi, infatti, vengono realizzati da cima a fondo nei cantieri
friulani, con un indotto che interessa gran parte delle aziende del
nord-est, e vengono poi venduti alle compagnie di navigazione straniere
di tutto il mondo.
Uno di questi esemplari è la nave Rotterdam consegnata nel 1997 alla
Holland American Line, a bordo di questa imbarcazione tanto le parti
strutturali quanto quelle impiantistiche e gli arredi sono stati progettati
con la massima cura cercando di ottimizzare i costi e avendo come obiettivo
ultimo il mantenimento della qualità degli spazi.
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La
nave può ospitare un massimo di 1668 passeggeri in un totale di 659
cabine di differente grado di accoglienza ma ad esse se ne aggiungono
altre 358 per i 552 membri dell'equipaggio. In totale circa 2220 persone
viaggiano ed abitano questa città sull'acqua. Per quanto interessa la
parte elettrica e illuminotecnica è bene sapere che per la cantieristica
navale gli impianti elettrici sono sottoposti a delle normative particolari
(Solas) emanate dall'Organizzazione Marittima Internazionale al fine
di tutelare la sicurezza della vita umana in mare. Tali impianti sono
infatti soggetti a delle sollecitazioni particolari sia di carattere
termico (le escursioni che possono raggiungere i 45°C) sia di caratteri
chimico come l'azione corrosiva dell'atmosfera salina con tassi di umidità
che possono raggiungere il 100%. |
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Valgono
per essi, pertanto, norme più restrittive di installazione e particolari
accorgimenti per la conservazioni delle condizioni di sicurezza dei
passeggeri.La generazione dell'energia è affidata a cinque gruppi elettrogeni
ciascuno dei quali è capace di 11.200 kW, per una potenza installata
totale di 56.000 kW, i cui alternatori sono mossi da cinque motori diesel
da 16 cilindri. L'energia viene prodotta in media tensione a 66.000V,
60Hz e viene distribuita alle sottosezioni elettriche in media e bassa
tensione. Ogni sottostazione può sospendere la fornitura dell'energia
indipendentemente dalle altre in modo che se dovessero svilupparsi delle
avarie o degli inconvenienti pericolosi non viene compromessa l'integrità
e l'efficienza di tutto l'impianto. |
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Nella progettazione dell'impianto elettrico della nave Rotterdam, ma
il discorso vale in generale per tutti i transatlantici, una delle difficoltà
più grandi da dover superare risulta essere quella delle compartimentazioni
le quali dovendo essere stagne e a totale tenuta all'incendio, tali
compartimentazioni implicano una netta scissione dell'impianto generale
in subsistemi autonomi. Una delle separazioni stagne più importanti
è quella che separa il ponte dei motori, quello più basso, da quelli
superiori ad uso civile, ma ad esso si accompagnano delle compartizioni
che sezionano la nave verticalmente, le compartimentazioni sono pertanto
sia longitudinali che trasversali. L'impianto elettrico a bordo della
Rotterdam svolge diverse funzioni: alimenta l'apparato motore, alimenta
tutte le attrezzature della struttura alberghiera, l'illuminazione,
l'intrattenimento e lo spettacolo nonché gli impianti per la navigazione
e le comunicazione sia interne che esterne. |
Emerge, dunque, il valore fondamentale di tale impianto per salvaguardare
il quale sono stati presi particolari accorgimenti per evitare eventuali
cortocircuiti o scariche anomale. A tale scopo un sistema di fibre ottiche,
di centraline elettroniche e di fusibili intervengono tempestivamente
in caso di avaria.
Il quadro di media tensione più grande è quello ospitato dall'apparato
motore le cui dimensioni sono pari a (LxPxH) 17.850x1.939x2.865 mm per
un peso complessivo di 26.000 kg. Gli utenti di questo quadro sono i
2 motori elettrici per la propulsione e le eliche trasversali, ma accanto
a questi congegni, destinati al movimento della nave, l'energia generata
da questi motori elettrici serve anche i compressori del sistema di
condizionamento ed altri apparati tecnici di servizio.
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Tanto
i motori elettrici quanto i trasformatori e i cicloconvertitori sono
sottoposti al rispetto di severi limiti per quanto riguarda le vibrazioni
generate.La struttura metallica della nave favorisce infatti la propagazione
delle onde sonore che oltre a peggiorare le condizioni di confort dei
passeggeri rischierebbe di compromettere la stabilità delle parti strutturali
della nave.
I motori elettrici che alimentano le eliche trasversali, ovvero quelle
eliche che vengono utilizzate durante le manovre o per correggere la
linea di navigazione, sono alimentati dal quadro di media tensione capace
di 1.900 kW. |
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Per quanto riguarda la distribuzione dell'energia elettrica di zona,
dai quadri di sottostazione derivano dei sottoquadri, questi sottoquadri
possono ospitare da 42 fino a 104 moduli da 17,5. Sulla nave il totale
dei sottoquadri raggiunge il numero di 350 la maggior parte dei quali
ha come utenza finale l'illuminazione.
Questo tipo di utenza assorbe circa 2.200 kW e viene impiegata per gli
effetti scenografici delle diverse sale di riunione dei passeggeri,
per l'illuminazione degli esterni dell'imbarcazione e per il sistema
di illuminazione di emergenza e quello di evacuazione.
L'impianto di sicurezza, necessario in conformità con le norme Solas,
è posto su uno dei ponti più elevati della nave ed è alimentato da un
motore diesel da 800 kW, 440V, 60Hz con relativo quadro di manovra e
di distribuzione. In caso di black out della centrale principale l'impianto
entra in funzione e può alimentare, con una autonomia di 36 ore, tutti
i servizi di sicurezza antincendio nonché il sistema delle pompe che
governano il timone e assicurano che la nave non cada in balia delle
onde.
Per quanto riguarda in generale gli impianti di sicurezza il pericolo
più comune che devono scongiurare è quello dello sviluppo incontrollato
di un incendio, a questo scopo una rete di rilevatori garantisce interventi
atti a chiudere automaticamente le porte tagliafuoco e ad arrestare
immediatamente la ventilazione nella zona interessata.
La rete di altoparlanti, che normalmente diffonde musica, diventa in
caso di pericolo uno strumento per comunicare ai passeggeri la condotta
da assumere in caso di abbandono parziale o totale della nave.
Per quanto riguarda gli arredi interni questi sono stati realizzati
adoperando la serie civile di punti luce messi in produzione dalla Vimar
nella serie Idea e 8000. Il mantenimento in esercizio dell'impianto
è garantito da una squadra di elettricisti che fanno parte del team
tecnico che gestisce la nave sia durante le soste in porto che lungo
la navigazione in mare o sugli oceani. |
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