mail us!
 

 

 

 

· UN BUS AL SERVIZIO DEI DISABILI

di Paolo Ferrario
Elettro,
Apr 2000, n°4
     
Home automation, office automation, domotica, information and communication technology, sono nuovi termini con i quali i progettisti e gli impiantisti del futuro dovranno confrontarsi.
     
Con queste parole, di origine anglosassone a cui ancora non corrisponde un preciso termine nella nostra lingua, si indicano quell'insieme di discipline che studiano il possibile rapporto delle nuove tecnologie dell'informazione con il progetto architettonico e con i suoi utenti.
Attraverso una progressiva integrazione delle parti impiantistiche dei nostri edifici si intende semplificare il rapporto che quotidianamente viviamo con quell'insieme di elettrodomestici che arredano le nostre case.

E' questo il caso del primo appartamento "intelligente" realizzato all'interno dell'Azienda Ospedaliera E. Morelli di Sondalo (So), adibita alla riabilitazione dei disabili motori e degli anziani. Si tratta di un alloggio "pre-dimissione" ovvero destinato a quei pazienti che dopo una degenza come ospedalizzati sperimentano un periodo di vita in completa autonomia prima di essere dimessi definitivamente. Attualmente i costi di installazione e il mantenimento di questi impianti fanno sì che questi ultimi siano ancora da considerarsi progetti pilota e, fatte salve alcune ricadute popolari, gli esiti di tali ricerche nell'edilizia residenziale devono essere considerati di natura pre-competitiva ovvero applicabili sperimentalmente ad alcuni casi ma di ancora difficile distribuzione allargata. Ad essi manca ancora la fase di vera e propria ingegnerizzazione e di attivazione di processi di produzione industriale che ne abbatterebbero i costi giocando sulla grande scala.
     

. L'appartamento, di 100 mq, è articolato in un salotto, due camere da letto, due bagni ed una cucina, ambienti tutti che, come si può ben immaginare, sono causa di infinite difficoltà per chi non possiede ogni facoltà motoria o semplicemente per coloro che vedono progressivamente ridursi per senescenza le prestazione del proprio fisico. Il progetto, finanziato al 50% dalla Comunità Europea, è il frutto di una cooperazione tra l'Istituto Cooperativo per l'Innovazione (ICIE) l'Azienda Ospedaliera E. Marelli di Sondalo, l'Italdata (Gruppo Siemens) e il Dipartimento di Disegno Industriale e Tecnologia dell'Architettura del Politecnico di Milano. L'attività di ricerca è costata nel suo complesso 1.666 Ecu, ha impegnato esperti di diversi settori per circa tre anni e si è conclusa a dicembre del 1999 con la realizzazione di questo prototipo. Questo appartamento pilota consente ai disabili e agli anziani di sperimentare soluzioni tecnologiche in grado di garantire la massima autonomia domestica e allo staff medico-riabilitativo di avere informazioni - anche a distanza - sullo stato di salute e di autonomia dei pazienti.

     
Il progetto ruota intorno ad un semplice telecomando, Sicare Pilot prodotto dalla Siemens, che a seconda degli handicap del paziente può essere governato mediante la pressione fisica dei suoi tasti, mediante le onde sonore della voce, oppure, per le patologie più gravi, anche solo mediante un soffio di alito. Al collo del paziente o montato sulla carrozzina del disabile il telecomando può, attraverso una serie di comandi ad albero predisposti dai tecnici, determinare i movimenti della carrozzina, l'apertura delle porte, l'accensione o lo spegnimento delle luci, la posizione delle tapparelle motorizzate o quant'altro di elettrico possa essere attivato (ON), disattivato (OFF) o "semplicemente" regolato (+,-).

Il telecomando, che appartiene al sistema di controllo degli edifici Instabus EIB, mediante raggi infrarossi interagisce con sensori (IR S 440) che amplificano e convertono il messaggio in segnali elettrici.
Questi sensori, posti generalmente a soffitto e distribuiti in tutto l'appartamento, trasmettono il segnale al pannello di controllo dove un decodificatore (IR N 450) li traduce in segnali bus. Questi ultimi sono gli estremi capillari di una rete alla quale sono allacciati tutti gli elettrodomestici di uso frequente. Ai già citati potremmo aggiungere: la TV, l'HiFi, i fornelli da cucina, il letto se reclinabile, il termostato, ecc.
     
La rete, Instabus EIB, consiste in un cavo dedicato e cablato che può correre lungo le tradizionali canaline dell'impianto elettrico. Essendo completamente isolato non interferisce ne subisce interferenze dalle linee elettriche. Il cavo in questione, a 24 Volt, oltre a trasmettere il comando all'elettrodomestico ne assicura al contempo l'alimentazione. A Sondalo il cavo scorre accanto al normale impianto elettrico ma le sue caratteristiche tecniche lo rendono adatto anche ad un montaggio a vista e può essere installato tanto negli ambienti asciutti come in quelli umidi o persino all'aperto. Due sono i quadri di distribuzione presenti nell'appartamento.

Quello principale, posto accanto all'ingresso, è gestito da un alimentatore (N122) dotato di una bobina integrata che impedisce ai telegrammi che circolano nella linea bus di interferire con l'alimentazione.
Le ramificazioni del cavo bus è gestita da dei collegatori (N191), gli interrutori a quattro uscite (N510) e i dimmer universali (N527) gestiscono invece l'accensione e la regolazione dell'intensità di corrente. Nel caso in cui gli elettrodomestici siano Siemens o Bosch questi, poiché al loro interno possiedono una scheda di decodifica del comando, non necessitano di Bus esterno che altrimenti è indispensabile. Il movimento delle tapparelle è gestito, per esempio, da un attuatore apposito (N521) in grado di alzare ed abbassare la tapparella ma anche , in caso di emergenza, di arrestarene il movimento o raggiungere una posizione di sicurezza prestabilita. Completano l'impianto dei sensori di fumo, dei sensori di allagamento e dei sensori di presenza a 180° o 360° di percezione capaci di accendere o spegnere le luci se rilevano l'assenza o la presenza dell'utente.

 

   
Come si è detto in precedenza l'obiettivo del sistema oltre a facilitare la vita del degente ne consente un controllo a distanza da parte dell'équipe medica. A tale scopo la rete cablata comunica mediante un apposito driver di comunicazione con un computer sul quale è installato, in ambiente Windows, un software T.O.S. (Telematic Overview System) messo a punto dalla Divisione Software del gruppo Siemens, grazie al quale gli assistenti possono monitorare le attività del paziente, gestire le attività giornaliere e definire dei protocolli generali di cura. Un semplice messaggio acustico, per esempio, può segnare l'ora di assunzione di un farmaco. Nel caso di Sondalo la comunicazione a distanza è garantita grazie alla esistente rete Intranet interna all'ospedale, ma nulla impedisce una comunicazione attraverso portali Internet e quindi coprire distanze ancora maggiori. I progettisti sottolineano quanto quest'ultima sia la vera innovazione, per i pazienti è possibile infatti stabilire diagnosi e prognosi puntuali grazie al fatto che gli stessi vengono tenuti costantemente sotto controllo e i medici possono rilevare i più sensibili miglioramenti attraverso una continua analisi di tipo comportamentale.
     

L'Istituto Cooperativo per l'Innovazione (ICIE)

   
Dal 1991, ICIE svolge un'attività di ricerca e gestione di progetti innovativi multidisciplinari unitamente ad una attività di assistenza e supporto alla Comunità Europea per quanto riguarda la promozione e la diffusione dei risultati della ricerca tecnico-scentifica. Per ogni progetto viene costituita una unità di progetto formata da un capo progetto, da ricercatori laureati interni all'istituto, da quadri tecnici qualificati provenienti dalle strutture produttive e di sevizio interessate al progetto. Grazie ad una significativa competenza nel processo di produzione e di comunicazione dell'informazione tecnico scientifica l'ICIE mira a raggiungere gli obiettivi prefissati partendo da una accurata analisi della domanda per giungere alla identificazione dell'offerta e alla promozione della progettazione.
L'istituto ha sede a Roma. E-mail icie.rm@icie.it.