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· SPECIALE EDILIZIA SAIE 2000

di Paolo Ferrario Ferramenta 2000,
Ott 2000, n°71
     


· STRUMENTI DI MISURA

 
Gli strumenti di misura sono da sempre indispensabili tanto al progettista quanto all'esecutore delle opere edili. Oggi l'elettronica ha rinnovato le metodologie di misurazione ma la precisione di questi strumenti può essere eccessiva. L'architettura ha bisogno di tolleranza.
 
Una parentesi storica    
La necessità di misurare, ossia di confrontare gli oggetti dell'esperienza con riferimento a particolari unità di misura, è un'attività che risale alla notte dei tempi. Sumeri, Babilonesi, Egiziani sono tra i primi grandi popoli in cui la civiltà abbia portato ad un grado di organizzazione sociale tale da richiedere per le diverse attività commerciali, costruttive e scientifiche operazioni metrologiche comportanti la costruzione e l'utilizzo di strumenti di misura.
Tali strumenti, anche se rudimentali, dovevano rispettare la corrispondenza a determinati campioni di riferimento ed il loro controllo era prerogativa del potere regale. Nell'antichità alle misure lineari furono attribuite unità esclusivamente antropomorfe come: "piede", "cubito" (ovvero avambraccio), "tesa" (lunghezza tra le due estremità del braccio teso), "palmo", "dito".
Presso greci e romani lo sviluppo delle attività costruttive, agricole (ripartizione dei terreni) e scientifiche, in particolare astronomiche, comportò la creazione di strumenti di misura di angoli quali la "groma", la "tavoletta pretoriana", l'"archipendolo", precursori del teodolite ancora oggi in uso.
L'evoluzione dell'attività metrologica, la costruzione di nuovi strumenti di misura, l'affidabilità e la precisione crescente, richiesta dalla necessità di misurazione e dalla confrontabilità delle varie misure rilevate, comportò ben presto la necessità di creare definite unità di misura, i relativi campioni di riferimento nonché metodi di fabbricazione di tali campioni ben definiti e governati da procedure scritte.
A titolo di esempio si cita il campione del metro che, in tempi anche recenti, ha subito variazioni nella sua definizione ovvero variazioni di quelle istruzioni emanate nel 1750 da funzionari del governo piemontese per la fabbricazione e la manutenzione di bilance, stadere e strumenti di misura lineare.
Un ulteriore problema che si è trascinato per secoli è stato la disuniformità delle unità di riferimento che ha sempre comportato difficoltà nei rapporti commerciali fra diverse aree geografiche (comuni, regioni, stati) e che solo nel 1840 ha avuto una sua prima soluzione con la creazione di un sistema metrico decimale adottato gradualmente da quasi tutte le nazioni europee ed extraeuropee non senza aver superato difficoltà organizzative a causa delle radicate tradizioni metrologiche di alcuni paesi (si pensi al sistema di misura dei paesi anglosassoni in "piedi e "pollici").
Attualmente tutta la strumentazione per la misura in commercio soddisfa rigorose procedure di fabbricazione, taratura e controllo, tali da garantire piena affidabilità, ripetitibilità e confrontabilità delle misure, sia per quanto riguarda la strumentazione convenzionale sia per quella che utilizza metodologie elettroniche.
 
Misura e tolleranza    

Nel campo dell'edilizia gli strumenti di misura, dopo una sostanziale stasi evolutiva, stanno subendo rapidamente l'influenza del progresso tecnologico in particolare di quello informatico. La misurazione elettronica si avvale di raggi laser che facilitano le misurazioni acquisendo i dati e trasferendoli in un database.
Tali strumenti di misura hanno un costo che implica una attenta analisi prima dell'acquisto e si rivelano estremamente utili per i grossi studi di progettazione o per le imprese edili che lavorano alla scala architettonica. Va detto tuttavia che spesso tali strumenti hanno un grado di precisione che spesso è inutile al mondo dell'edilizia per il quale vale un grado di tolleranza nelle misurazioni che supera il centimetro.
Nella progettazione degli interni il grado di tolleranza si riduce ma il doppio metro e la bindella possono essere sufficienti dal momento che le distanze sono minime. Fatta eccezione per gli strumenti di misura elettronici, per la vendita dei quali è necessario possedere un minimo di competenza dello strumento, gli altri sono sostanzialmente immutati.
Per quanto riguarda il metro rigido, quello flessibile, la bindella e la livella, qualche variazione è registrabile nei materiali con cui sono realizzati e nella nuova forma di vendita ora consentita dal loro impacchettamento in comodi blister.
Notevole, invece, è il fatto che tali strumenti possano essere personalizzati e riportare il nome e il logo dell'azienda. Capita frequentemente, infatti, che tali strumenti siano distribuiti in omaggio ai clienti, oppure è altrettanto frequente che tali strumenti di misura seguano il cantiere edile in tutti i suoi spostamenti senza però fare ritorno in sede.